Ep. 4x02

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È così, gente. Il passaggio da Crazy Barry a Happy Barry è stato repentino, ma efficace. Scordatevi l'eroe costantemente preoccupato per il mondo e leggermente ombroso a cui ci avevano abituato nella terza stagione. Quella a cui stiamo assistendo è una vera e propria rinascita.

Come ho scritto già nella scorsa recensione, Flash ora è più allegro, sa quanto può andare veloce, e sa quel che deve fare per affrontare i criminali a cui di tanto in tanto piace minacciare la sicurezza della città. Ciò non vuol dire che prende il suo compito più alla leggera, al contrario. È dotato di tutta la sua solita consapevolezza, e come spiegherà (o tenterà di spiegare) ad Iris più tardi, sa che qualche volta deve essere coraggioso per il bene di tutti, anche a dispetto dei suoi propri desideri. Ma riprenderemo il discorso più tardi. Ora lasciamoci deliziare dalle abilità culinarie di Barry Allen, il quale è perfettamente il grado di lanciare un pancake in aria, uscire di casa a comprare il caffè, e ritornare in tempo per riacchiappare al volo il suddetto pancake con la padella. Non sarebbe meraviglioso svegliarsi la mattina e trovarsi belle e fatte delle colazioni così favolose, preparate dal proprio velocista di fiducia?

Ma Iris a quanto pare la pensa diversamente. Infatti, invece di mostrare la dovuta ammirazione che i pancake di Barry meritano, pensa bene di proporre al suo caro fidanzato una bella seduta di terapia di coppia. Ecco qual è la grande preoccupazione di Iris:

Mi permetto di dissentire. Risentimenti di chi non shippa i West-Allen a parte, non credo sia il caso di soffermarsi su ulteriori bisticci tra fidanzati, con i loro problemi di comunicazione, di comprensione o qualsiasi altra cosa abbiano tirato fuori da questa puntata. A questo punto vogliamo più azione, più humor, più emozione. Tutti sono andati avanti e stanno finalmente scoprendo sé stessi. Di Barry ne ho già ampiamente parlato, ma ci sono anche un Cisco e una Caitlin alla riscossa, la cui genialità e le loro battute li hanno resi fantastici per tutto l'episodio. La loro amicizia rappresenta ormai una delle dinamiche più belle, divertenti e talvolta commoventi di tutto lo show, lo ribadirò sempre. Ma c'è anche un Kid Flash più rilassato, con meno conflitti adolescenziali, e che pur non essendo stato ancora coinvolto in chissà che per il momento, inizia comunque a dimostrare una certa padronanza della situazione. E così tutto il resto dei nostri amati personaggi. In altre parole, questa non è la stagione adatta per ulteriori drammi di coppia alla West-du-Pallen.

L'unica nota positiva, è che le scenette delle loro due sedute per fortuna ci hanno permesso di farci fare comunque un paio di risate. Non oso solo immaginare cosa abbia potuto scrivere quella povera terapista.

Ora passiamo al cattivone di puntata. Kilgore, o meglio Kilg%re, è un cervellone informatico meta-umano, con il potere di percepire e manipolare a distanza qualsiasi cosa tecnologica entri nel suo raggio d'azione. Ebbene, lui è intento a vendicarsi di alcuni suoi vecchi colleghi, che ritiene responsabili di aver fatto milioni grazie a un'invenzione venuta fuori esclusivamente dal suo genio creativo. A inizio di puntata lo vediamo appunto far fuori il primo di tali individui, sballottando il povero miliardario su e giù dentro un ascensore fino a farlo completamente spappolare. Ne rimangono due. Due ultimi vecchi collaboratori, dei quali una la fa quasi uccidere dalla sua macchinetta personale per l'insulina, e l'altro lo rapisce e gli tira le braccia con delle catene, improvvisando quasi una moderna rivisitazione delle antiche macchine per la tortura francesi.

Fortunatamente il team Flash si mette all'opera e presto sventa la minaccia. 'Presto' si fa per dire. Infatti, Barry prima deve fare i conti con i nuovi potenziamenti tecnologici apportati da Cisco sulla nuova tuta, e manipolati quindi da Kilgore. A quanto pare, Cisco ha messo davvero di tutto nel costume scarlatto: sensori, una visiera multiuso, un'arma per sparare dal palmo della mano stile Iron Man, e persino un dispositivo galleggiante.

E dulcis in fundo, un certo Babel Protocol, ovvero una pratica di autodistruzione da attivare in caso di un futuro estremo bisogno di neutralizzare Barry. Cisco a sua discolpa, fa notare che in passato è capitato di dover fronteggiare un Barry cattivo.

E questo ci porta direttamente al nostro angolo dedicato ai comics, dove sottolineiamo il bell'omaggio a La Torre di Babele, iconica storia della Justice League, nella quale il villain Ra's Al Ghul (nome non sconosciuto per chi segue anche Arrow) riesce a mettere momentaneamente k.o. i vari membri della Lega della Giustizia, sfruttando dei piani segreti elaborati da Batman (analogamente a come ha fatto il nostro Cisco), per contrastare i suoi stessi compagni di squadra in caso di necessità. Per quanto riguarda Flash ad esempio, l'Uomo Pipistrello aveva progettato uno speciale proiettile vibrante (un ordigno elettrostroboscopico per la precisione) in grado di conficcarsi nella colonna vertebrale di Wally (Flash ufficiale ai tempi), provocandogli una sorta di crisi epilettica alla velocità della luce. Fatemi gongolare un po', perché è una di quelle rare occasioni in cui riesco a cogliere un riferimento esplicito a un fumetto che ho già letto in precedenza, e non che sono andata a leggere solo in seguito, incuriosita appunto da una citazione. Yeeee, un punto per Silvia (la sottoscritta).

Ma tornando alla puntata, come nel fumetto, Flash si è salvato, e alla fine tutto si è risolto per il meglio. Barry ha ovviato al problema di autodistruzione alla tuta grazie all'intuizione di Iris di farsi scoppiare da solo un fulmine addosso, mandando così i sistemi in corto e resettare le funzioni tecnologiche del costume. Funzioni che Cisco poi ha provveduto prontamente a rimuovere.

Insomma, problema risolto, tuta aggiustata, cattivo sconfitto e imprigionato. Tutto bene quel che finisce bene. Ma per quanto riguarda i problemi di coppia tra Barry e Iris affrontati durante le due sedute di terapia? Analizziamo seriamente la risoluzione (si spera) anche di questo ultimo conflitto.

Verso l'ultima parte dell'episodio, finalmente i due fanno quattro chiacchiere a cuore aperto, così Iris si dichiara ferita e abbandonata da Barry, sebbene lui sia dovuto andare nella Speed Force a salvare la città e non certo a fare una bella scampagnata. Capisco che Iris abbia sofferto molto durante i sei mesi di assenza di Barry, e avrebbe senso se si sentisse un tantino disorientata, ma sì, anche infastidita, dal fatto che lui si dimostri tutto allegro e contento come se la cosa in fondo non sia stata nulla di ché. La capirei se avesse voluto che lui si fermasse un momento a chiederle come stava e a capire cosa ha significato la sua assenza per lei. Ma purtroppo invece di soffermarsi su questo sacrosanto aspetto della sua sofferenza, si è focalizzata su tutt'altro, su cosa avrà pensato la gente di loro, sui bigliettini di invito al matrimonio e quant'altro.

Insomma, nella puntata 3x21, quando Barry aveva perso momentaneamente la memoria ed era più allegro e divertente, a lei piaceva quella versione di lui così alleggerita dai drammi al tal punto da sperare che non riacquisisse i suoi ricordi, e ora che lo ha di nuovo spensierato lo rivuole triste e angosciato. Non è possibile che reagisca così. Non dopo averlo visto nelle condizioni in cui si trovava nella scorsa puntata. Perso, senza il lume della ragione, non più il suo solito Barry, il cosiddetto amore della sua vita. Il suo ritorno dovrebbe renderla solo che felice. Ad ogni modo, va detto che alla fine della loro discussione si sono mostrati entrambi comprensivi, con la voglia di venirsi incontro, e aperti a un reciproco dialogo più sincero e incoraggiante. Dunque sembrano essersi chiariti, e tornati ad amarsi e supportarsi come sempre.

Ultimi spunti di discussione:

-Il giornale dalla terapista, con Oliver Qeen/Green Arrow in prima pagina. Quali sviluppi avrà questa rivelazione sulla sua serie tv dedicata?

-Caitlin, che oggi si è improvvisata aiutante di cuori tormentati. Avrà anche lei un quadernino degli appunti segreto dove si diverte ad annotare le sue riflessioni come fa la terapista di coppia?

-Cisco e Gypsy. Devo dire che a me questa coppia piace tanto. All'inizio guardavo con circospezione ogni flirt che coinvolgeva Cisco, come se quest'ultimo fosse un esserino fragile da proteggere. Ma dopo questa puntata sono pienamente convinta che i due siano carinissimi insieme. È stata davvero dolce la scena in cui Gypsy-tipa tosta si sia così imbarazzata al desiderio di passare con lui il One One One Day, tipica festa delle smancerie del suo pianeta. Coppia approvata.

-L'ultimo punto cruciale che va sottolineato, è un qualcosa che penso proprio ci porteremo appresso per tutta la stagione. Secondo quanto affermato da Kilgore dietro alle sbarre, lui non si trovava a Central City, e più precisamente nel raggio di contaminazione ai tempi della famosa esplosione del generatore di particelle, quando ha ottenuto le sue particolari abilità. Dunque come ha fatto a diventare un meta? E questione più importante, ce ne sono altri? Pare proprio di sì. Altri nuovi e numerosi meta-umani, dotati di poteri acquisiti in circostanze ancora misteriose. Per di più, il nostro Pensatore, per il momento ancora dietro le quinte, sembra saperne qualcosa più di noi. Questione di tempo, e scopriremo insieme di che si tratta.

Bene, siamo arrivati alla fine anche di questa seconda recensione. Spero che vi abbia fatto piacere leggerla. Ci sentiamo per la terza puntata.

*Babsy (Silvia)*

E per concludere, ricordiamoglielo tutti... tu, Barry caro, non sei Flash. Entrambi siete Flash:

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